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Nazionalizzare un veicolo estero

Quando è necessario nazionalizzare un veicolo estero?

Semplice! Quando decidi di importare in Italia un mezzo di trasporto comprato all’estero, sia che esso sia nuovo, sia che sia usato.

Dovrai immatricolare il veicolo all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e iscriverlo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Nazionalizzare un veicolo estero potrebbe risultare una pratica insidiosa e complessa.

È consigliabile rivolgersi ad uno Sportello Telematico dell’Automobilista (S.T.A.) con l’obiettivo di semplificare le operazioni burocratiche relative alle pratiche auto.

Il veicolo può essere nuovo o usato, non è sempre è chiaro cosa s’intenda.

Approfondiamo il discorso:

Per veicolo nuovo, s’intende un veicolo che non è mai stato immatricolato e proviene da un paese della comunità Europea.

Può essere considerato nuovo anche se è stato è stato già immatricolato ma…

  1. Ha percorso meno di 6000 Km
  2. È stato ceduto entro 6 mesi dalla data di prima immatricolazione all’estero.

Un veicolo usato viene quindi considerato come un mezzo che è stato già immatricolato in un paese dell’Unione Europea e che quindi:

  1. Ha percorso più di 6000 Km
  2. È stato ceduto oltre 6 mesi dopo la data di prima immatricolazione estera.

La nazionalizzazione di un veicolo estero, da un punto di vista burocratico, è una pratica abbastanza complessa.

Potrebbe occupare gran parte del tuo tempo, per questo motivo ti consigliamo sempre di rivolgerti ad un Agenzia pratiche auto.

A proposito di tempistiche…

Le modalità per immatricolare il veicolo cambiano ovviamente se il veicolo è importato da un paese Europeo o Extra Europeo.

La tempistica di nazionalizzazione si prolunga nel tempo se la documentazione da presentare è redatta in lingua straniera.

Documentazione per nazionalizzare un veicolo

La pratica per la Nazionalizzazione di un veicolo estero varia a seconda che il veicolo sia nuovo o usato.

Se il veicolo è nuovo ti serve:

  1. Fotocopia di un documento d’identità dell’acquirente.
  2. Dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell’acquirente, qualora la residenza non sia riportata sul documento presentato.
  3. Fattura di acquisto del concessionario estero.
  4. Dichiarazione di conformità o certificato di conformità europeo con omologazione italiana o certificato di conformità europeo accompagnato dalla dichiarazione di immatricolazione rilasciati dalla casa costruttrice.

In caso i documenti siano redatti in lingua straniera, ci occuperemo noi della traduzione, certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale.

Se il veicolo è usato ti serve:

  1. Fotocopia di un documento d’identità dell’acquirente
  2. Dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell’acquirente, qualora la residenza non sia riportata sul documento presentato.
  3. Contratto di acquisto (se avviene tra privati), se il venditore è un rivenditore auto allora ti servirà la Fattura di acquisto.
  4. Scheda tecnica del veicolo.
  5. Carta di circolazione estera e fotocopia della stessa.

Tempi nazionalizzazione auto

I tempi per nazionalizzare un’auto estera dipendono ovviamente dalla presentazione dei documenti richiesti presso la motorizzazione civile.

Prima abbiamo tutti i documenti, prima verranno depositati.

Uno step che solitamente allunga leggermente i tempi, è la traduzione dei documenti in lingua italiana, certificata da un traduttore ufficiale.

Una volta depositati tutti i documenti in motorizzazione, i tempi per ottenere la targa italiana, possono variare da 25 giorni ai 30 giorni.